Prefazione di Claudia Muccinelli

Perché un libro sulla psicologia dei bisogni? Non è forse già stato detto tutto quello che c’era da dire sui bisogni umani?

E perché intitolarlo “Psicologia dei bisogni”, visto che si tratta in realtà di un libro di psicologia e filosofia sulla vita e sulla natura umana in senso lato?

Queste sono alcune delle domande che i potenziali lettori di questo libro potrebbero porsi, oltre a chiedersi se oggi si possa ancora dire qualcosa di nuovo sulla natura umana, e concepire idee originali su come “soffrire di meno e godere di più”, come promesso dal sottotitolo dell’opera.

Questo lavoro è frutto della ricerca personale di un autodidatta che, con spirito critico e l’intenzione di superare i confini accademici in cui sono ancora organizzate le discipline umanistiche, ha voluto riassumere in un libro aperto la sua visione della vita e della natura umana, a cui è arrivato dopo anni di studi e sperimentazioni, alcune delle  quali condotte facendo uso di metodi e di strumenti informatici da lui stesso ideati e realizzati.

L’originalità della “Psicologia dei bisogni” consiste soprattutto nell’aver collegato concetti provenienti da varie teorie e discipline, ponendo come punto focale l’uomo, i suoi bisogni, le sue emozioni e i suoi problemi. Il “pragmatismo sentimentale” dell’Autore è un approccio sistemico che non perde mai di vista l’obiettivo esistenziale di diminuire le nostre sofferenze e di aumentare la nostra capacità di godere della vita e delle relazioni sociali.

La motivazione di questo libro non è il guadagno, né l’intenzione di “salire in cattedra”, ma il desiderio ed il piacere di condividere le proprie riflessioni, di stimolare il confronto di idee e di avviare un dialogo con i lettori per un arricchimento reciproco. In tal senso, quest’opera è anche un’esortazione ad essere mentalmente aperti, a mettersi in discussione e ad adattarsi ai cambiamenti di mentalità richiesti dalla saggezza, che per l’Autore coincide con la capacità di soddisfare i bisogni propri e altrui in modo sostenibile.

Claudia Muccinelli (psicologa)

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