L’uomo è un computer? Dipende da cosa s’intende per “computer”. Se s’intende un calcolatore elettronico di tecnologia attuale, allora ovviamente né l’uomo né qualsiasi altro essere vivente può essere equiparato ad un computer.
Ma se per computer s’intende un sistema cibernetico, indipendentemente dal suo grado di complessità e dai materiali di cui è composto, allora possiamo dire (con von Foerster, Gregory Bateson, Daniel Dennet e altri), che ogni essere vivente sia (anche) un computer, ovvero un sistema cibernetico, anzi, un sistema di sistemi, dato che anche la cellula è un sistema.
Un sistema cibernetico è sostanzialmente un elaboratore di informazioni che governa il suo comportamento in base ai risultati delle elaborazioni stesse. L’uomo ha anche la coscienza, i sentimenti e la volontà, che restano un mistero, ma questo non vuol dire che non sia comunque (anche) un sistema di sistemi cibernetici. Né si può escludere che la parte cibernetica influenzi la coscienza, i sentimenti e la volontà, e viceversa.