Struttura dinamica della psiche (versione 1)

Vedi anche Struttura della psiche (versione 2), Struttura della psiche (versione 3) e Struttura della psiche (versione 4)

Il cervello umano è una vasta società organizzata, composta da molte parti diverse. Dentro il cranio dell’uomo sono stipati centinaia di tipi diversi di motori e organizzazioni, meravigliosi sistemi evolutisi e accumulatisi nel corso di centinaia di milioni di anni. Alcuni di questi sistemi, ad esempio le parti del cervello che ci fanno respirare, funzionano in modo pressoché indipendente. Ma nella maggioranza dei casi queste parti di mente devono convivere con le altre, in un rapporto che è a volte di collaborazione, ma più spesso di conflitto. Ne consegue che le nostre decisioni e azioni non hanno quasi mai spiegazioni semplici e univoche, ma sono in genere il risultato delle attività di grandi società di processi in continuo rapporto di sfida, di contrasto o di sfruttamento reciproco. Le grandi possibilità dell’intelligenza derivano da questa enorme diversità, e non da pochi principi semplici. [Marvin Minsky]

Alla base della psicologia dei bisogni c’è una concezione della mente come sistema di agenti autonomi intercomunicanti, rappresentato nello schema seguente. Questa concezione si ispira alla teoria “struttural-dialettica” di Luigi Anepeta, di cui vuole essere un’estensione, e  al concetto di “società della mente” di Marvin Minsky (vedi la citazione in epigrafe).

Nel seguito sono descritti gli agenti che compongono il sistema ipotizzato, con le loro funzioni. Essi sono (dal basso vero l’alto):

  • Una serie di agenti istintivi, cioè innati, che esprimono bisogni primari intesi come bisogni geneticamente determinati, presenti in ogni individuo con intensità variabile nel tempo e da persona a persona:
    • Bisogni biologici (sopravvivenza, evitamento di paure e dolori; alimentazione, integrità fisica, protezione, sessualità ecc.)
    • Bisogni sociali (appartenenza, famiglia, integrazione, comunità, interazione, stabilità, conformità, ritualità, accoglienza, altruismo  ecc.)
    • Bisogni di possesso (supremazia, dominio, proprietà, sapere, aggressività, controllo, arroganza, gelosia, invidia, egoismo ecc.)
    • Bisogni di individuazione (diversità, novità, libertà, creatività, arte, introversione, cambiamento ecc.)

Un repertorio di bisogni più dettagliato si trova nella pagina Repertorio dei bisogni.

  • Una serie di agenti inconsci (associati rispettivamente agli agenti istintivi) che presiedono alla soddisfazione dei bisogni primari applicando strategie sviluppate nel corso delle esperienze interattive con l’ambiente naturale e sociale. Tali strategie creano nel corso della vita una serie di bisogni secondari diversi da individuo a individuo e fortemente influenzati dalla rispettiva cultura di appartenenza:
    • Io biologico, che presiede alla soddisfazione dei bisogni biologici (che corrisponde all’es freudiano)
    • Io sociale (corrispondente al super-io freudiano), che presiede alla soddisfazione dei bisogni sociali
    • Io possessivo, che presiede alla soddisfazione dei bisogni di possesso
    • Io individuale, che presiede alla soddisfazione dei bisogni di individuazione
  • Una serie di agenti consci, che presiedono alla percezione consapevole di ciò che avviene nel mondo interno ed esterno e alla determinazione del comportamento volontario:
    • Io cosciente: include l’attenzione a oggetti interni o esterni al soggetto, la consapevolezza di esistere come individuo distinto dal resto del mondo, la volontà, i desideri e la percezione delle opzioni tra cui scegliere nei momenti in cui l’individuo si trova a prendere delle decisioni. Corrisponde all’io freudiano.
    • Emozioni e sentimenti (gioia, tristezza, paura, rabbia, disgusto. piacere, dolore, empatia,  attrazione, repulsione, amore, odio ecc.); le loro attività e intensità sono correlate col grado di soddisfazione o insoddisfazione dei bisogni primari e secondari.
    • Raffigurazioni (pensieri, cognizioni, ricordi, immagini mentali, immaginazioni, progetti, fantasia, sogni ecc.); sono evocate da stimoli provenienti sia dall’esterno che dall’interno del soggetto e per associazioni di idee.
  • Una serie di agenti periferici automatici e autonomi, con funzione di interfaccia con il mondo esterno:
    • Attuatori del comportamento (che controllano muscoli, ghiandole e tutto ciò che determina movimenti, cambiamenti di stato ed espressioni del soggetto.)
    • Percettori di forme reali (che rilevano, riconoscendone la forma, la presenza di oggetti e sostanze naturali, esseri viventi, persone ecc.)
    • Percettori di forme virtuali (che rilevano, riconoscendone la forma, la presenza di elementi virtuali quali segni, parole, simboli grafici, documenti, artefatti, immagini artificiali, registrazioni ecc.)

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