Sulla valutazione della moralità

Chi si sente moralmente migliore di un altro, e lascia trasparire tale sentimento, è generalmente considerato arrogante, e, in quanto tale, viene disprezzato dai più.
Di conseguenza, a chi è effettivamente moralmente migliore, conviene nascondere la propria superiorità morale.

Molti sostengono che nessuno possa essere giudicato moralmente migliore di qualcun altro (forse per timore di essere accusati di inferiorità morale o di arroganza). Questo fatto demotiva le persone a migliorare in senso morale.

L’idea che nessuno sia capace di valutare il grado di moralità proprio e quello altrui (e quindi di compararli) è errata, in quanto la moralità non potrebbe esistere se nessuno fosse in grado di riconoscerla e valutarla in se stessi e negli altri.

Detto questo, è ovvio che ci siano persone che si sopravvalutano e altre che si sottovalutano dal punto di vista morale, e che perciò siano necessari un’educazione morale e lo studio dell’etica.