Psicoterapia

Per migliorare la mente di una persona (nel senso di renderla più capace di soddisfare i bisogni propri e altrui in modo sostenibile) può essere utile una psicoterapia condotta da uno psicoterapeuta professionale, o un’autoterapia. Tuttavia quest’ultima richiede capacità e conoscenze che poche persone possiedono.

Esistono vari tipi e scuole di psicoterapia ed è difficile stabilire quali siano più efficaci. Sembra infatti che per ogni tipo di personalità e di disagio psichico vi sia un tipo di psicoterapia più adatto. D’altra parte, ricerche scientifiche hanno dimostrato che il successo di una psicoterapia dipende più dalla qualità della relazione che si stabilisce tra cliente e terapeuta che dalla tecnica psicoterapeutica usata, ovvero dipende soprattutto dalla personalità e capacità del terapeuta.

Le mie esperienze come cliente psicoterapeutico (con terapeuti di diverse scuole) e le mie ricerche sul funzionamento della mente (i cui risultati sono descritti nel presente lavoro) mi hanno portato a concepire e sperimentare su me stesso con successo una tecnica terapeutica a cui ho dato il nome di Training sinottico, che ritengo possa essere usata come coadiuvante di psicoterapie (e autoterapie) di qualsiasi tipo.

Il Training sinottico  è un metodo basato sulla percezione sinottica di parole, frasi o altro materiale grafico o auditivo capaci di evocare contenuti della psiche del soggetto, di particolare importanza per il suo disagio. Tale materiale dovrebbe essere raccolto e registrato (su carta o mediante un computer) nel corso del processo psicoterapeutico, man mano che emergono fatti o idee emotivamente rilevanti.

L’aggettivo sinottico significa, in questo contesto, che la visualizzazione o l’ascolto del materiale raccolto deve avvenire in modo simultaneo, ovvero disponendo gli oggetti evocatori di emozioni in combinazioni (cioè “configurazioni”), capaci di suscitare emozioni indesiderate collegabili con il disagio psichico lamentato dal soggetto.

L’effetto terapeutico di questa tecnica consiste nella induzione di collegamenti tra entità psichiche altrimenti isolate tra loro a causa di conflitti o incompatibilità cognitive o emotive.

Infatti, ogni volta che percepiamo un “oggetto”, questo viene “riconosciuto” dalla nostra mente, ovvero evocato nel pensiero e/o nella sfera sentimentale insieme con le relative associazioni cognitive, emotive e motivazionali. Quando due o più oggetti vengono percepiti simultaneamente, vengono evocate, ovvero “vengono in mente” simultaneamente più entità psichiche, suggerendo un eventuale collegamento logico tra le stesse. Tale collegamento potrebbe comportare risposte emotive (gradevoli o sgradevoli) che non si verificano quando le stesse entità mentali vengono evocate separatamente.

Scoprire che il collegamento (avvenuto casualmente) tra due particolari entità mentali provoca risposte emotive indesiderate, può essere un ottimo indizio per mettere in luce connessioni mentali che conviene modificare in quanto non “sane”.

D’altra parte, la risposta emotiva indesiderata ad una certa associazione di idee può regredire a risposta neutra, per effetto della ripetizione della percezione, nel corso dei giorni.

Il Training sinottico si avvale di strumenti grafici cartacei come formulari, questionari, mappe mentali e, opzionalmente, di applicazioni informatiche. Può essere praticata con o senza l’aiuto di uno psicoterapeuta; tuttavia, per un uso autonomo sono richieste capacità di astrazione, analisi, sintesi, autocontrollo e conoscenze psicologiche che il soggetto potrebbe non possedere in misura sufficiente.

Il Training sinottico è integrabile con qualunque tipo di psicoterapia di qualsiasi scuola, allo scopo di rendere più efficace il processo psicoterapeutico.

Il Training sinottico si rivolge sia a pazienti psicoterapeutici, sia a persone che, pur non avendo particolari problemi o disagi psichici, desiderano migliorare il proprio benessere mentale, la propria saggezza, creatività e/o produttività, affrontare nel modo migliore e con più coraggio le difficoltà della vita, conoscere meglio i propri bisogni e soddisfarli più efficacemente.

Il Training sinottico comprende i tre processi seguenti:

  • ANALISI: Consiste nel fare un inventario scritto dei contenuti psichici del soggetto ai quali sono associate sofferenze, insoddisfazioni, inibizioni e paure ingiustificate, comportamenti ed emozioni indesiderati, oltre a inclinazioni, desideri, aspirazioni e fonti di benessere di particolare importanza. A tale scopo è consigliato l’uso, da parte del soggetto, di una serie di strumenti descritti nella sezione Strumenti,  e in particolare l’Interconnettore. Il materiale deve essere raccolto in modo casuale e destrutturato, cioè non deve essere organizzato o ordinato, e non è richiesto che vi siano relazioni logiche o di coerenza tra i vari “evocatori”.
  • AFFRONTAMENTO: Consiste nel visualizzare o ascoltare ripetutamente il materiale raccolto in modo da stimolare risposte emotive, cognitive e motivazionali indesiderate o ingiustificate, finché le risposte stesse non si attenuano al punto da poter riflettere su di esse serenamente. E’ importante osservare “insieme”, cioè in quadri sinottici, gli evocatori raccolti.
  • RIORGANIZZAZIONE: Consiste nell’organizzare gli evocatori raccolti raggruppandoli per categorie come ad esempio le seguenti: i miei bisogni, le mie paure, i miei sentimenti, valori, obiettivi, progetti, preferenze, capacità, incapacità, superiorità, inferiorità, problemi, punti di forza, punti di debolezza ecc. ed usare il materiale così organizzato, per ulteriori esercizi di affrontamento fino ad una soddisfacente attenuazione delle risposte emotive indesiderate.

Per facilitare questi processi, consiglio di usare l’applicazione informatica  mindOrganizer, da me sviluppata, con la quale l’utente può creare e visualizzare in varie modalità, anche animate e con sintesi vocale, un numero illimitato di pagine, usando un navigatore (browser) internet.

I tre processi suddetti possono svolgersi sia in serie (cioè uno dopo l’altro) sia in parallelo (cioè contemporaneamente e ricorsivamente). Per nessuno di essi si prevede una conclusione precisa in quanto tutti richiedono modifiche del materiale raccolto, che rispecchino l’evolvere della personalità e della struttura psichica del soggetto.

Prossimo capitolo: Autogoverno.